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Perché un semplice bonifico ai figli può cambiare l’eredità: parola al notaio

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Ex notaio afferma che, anche un aiuto economico ai figli può trasformarsi, sul piano giuridico, in una donazione con effetti sull’eredità.

Inviare un bonifico ad un figlio può far scaturire delle conseguenze, sul piano giuridico. Un ex notaio afferma, infatti, che gli aiuti economici in vita, se non giustificati, possono trasformarsi in donazioni con effetti diretti sulla futura eredità. Cosa c’è da sapere in merito.

Il bonifico ai figli come donazione: l’allarme dell’esperto

Un bonifico al figlio fuori sede, un contributo per le prime spese di casa, un aiuto per affrontare un periodo più impegnativo, può sembrare un gesto amorevole e natura che, però, secondo un ex notaio, può avere delle conseguenze, soprattutto sull’eredità futura.

Timbro notaio
Timbro notaio

Proprio per questo il professionista invita i genitori a prestare attenzione: quei versamenti, infatti, potrebbero essere considerati vere e proprie donazioni, che potranno incidere sulla futura divisione ereditaria.

Quando un bonifico diventa donazione e cosa comporta

Dalle spiegazioni fornite dall’esperto si evince un principio chiave del diritto successorio: ciò che un genitore regala in vita ai figli è trattato come un anticipo sull’eredità, salvo precise eccezioni.

Se i bonifici non sono adeguatamente giustificati o documentati, rischiano di essere valutati come liberalità che, al momento della successione, dovranno essere conteggiate. Pertanto, chi ha ricevuto aiuti economici rischia di ottenere una quota ereditaria inferiore, mentre chi non ne ha beneficiato può chiedere il riequilibrio e può anche richiedere perfino a domandare la restituzione delle somme.

L’ex notaio ha ricordato che, in mancanza di prove diverse, il nostro ordinamento tende a presumere che un trasferimento di denaro sia un prestito, posizione più volte confermata dalla Cassazione.

Tuttavia, la stessa giurisprudenza riconosce il valore della solidarietà familiare e, in presenza di importi modesti, considera plausibile che il trasferimento possa essere considerato un gesto gratuito. Le ambiguità sorgono quando manca chiarezza: una causale vaga e/o inesistente può trasformare un regalo in un prestito da restituire, oppure in una donazione che pesa sull’eredità.

Esistono poi casi in cui le liberalità non devono essere conteggiate in successione: le spese di mantenimento, educazione, malattia, abbigliamento e i regali di nozze rientrano nelle donazioni escluse dalla collazione.

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ultimo aggiornamento: 5 Dicembre 2025 10:27

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